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musica a 432 hz

Cosa succede quando ci rilassiamo con l’ascolto di una musica ispirata accordata a 432 Hz?

Capitanata: Il corpo si riposa, si ripara, elimina tossine e tensioni, il sistema immunitario si rinforza, le emozioni si calmano e il cervello e la mente iniziano a produrre delle onde cerebrali estremamente benefiche differenti da quelle emanate nelle normali attività quotidiane.
Le cosiddette onde alpha, in molti casi anche theta, misurabili con l’elettroencefalografo (lo strumento che, mediante elettrodi applicati al cuoio capelluto, viene utilizzato per eseguire e registrare l’elettroencefalogramma). la forma grafica EEG che rileva i potenziali elettrici del cervello.

In questa gradevolissima fase, i sensi e le percezioni esterne ed interne vengono amplificate in modo del tutto nuovo.
Inoltre il rilassamento ci consente un maggior controllo sul corpo e la mente aumentando le capacità di apprendere in modo naturale e piacevole.

Studi recenti dimostrano che per un apprendimento duraturo servano certe sostanze che rilasciamo quando ci divertiamo. Infatti, in questo stato il sistema nervoso libera delle piacevoli sostanze chiamate “endorfine”; le stesse sostanze che vengono liberate per calmare il dolore, dopo un allenamento sportivo o durante l’attività sessuale.

L’aspetto determinante è che il rilassamento subliminale non intorpidisce in alcun modo le facoltà intellettive. Al contrario, stimola la creatività, la memoria e l’integrazione fra le funzioni intuitive e le attività razionali funzioni della mente.

Il rapporto tra la musica e le emozioni

Capitanata: L’emozione è l’energia più ancestrale, naturale e istintiva come può esserlo l’onda del mare, paragonabile all’onda del “mare interiore” dell’uomo.

Le emozioni rappresentano quindi un livello primordiale più vicino ai centri delle energie del profondo, proprio perché più “primitivo” e non razionale, ma non per questo non intelligente, anzi, depositario di una intelligenza non mediata ed intuitiva che spesso sorprende la razionalità.

Caricare una parola di emozione e di significato equivale a renderla vicina alla musica e quindi dotarla di una potenzialità vibratoria in grado di far vibrare i chakra e di armonizzare l’essere umano durante il movimento delle energie interiori. Le prime “emozioni” che raggiungono gli esseri viventi sono trasmesse da mezzi elastici, quali l’acqua del mare e il liquido amniotico, arricchite dall’onnipresente battito ritmico-sonico (musicale) del cuore materno.

Con il suono e le vibrazioni, pertanto, siamo in grado di raggiungere le componenti emozionali più profonde. L’evoluzione degli esseri viventi ha determinato un progressivo aumento del livello di coscienza che è passata da una coscienza puramente emozionale, necessaria per la sopravvivenza e la perpetuazione della specie, sino a raggiungere la consapevolezza di sé attraverso una “psicologizzazione” delle emozioni medesime che sono gli archetipi più profondi della nostra personalità. Il corpo umano è un sistema concepito per vibrare.

Noi udiamo, captiamo e inglobiamo non solamente attraverso le orecchie e il sistema neuro cerebrale, ma anche per mezzo di un insieme di recettori sparsi un pò dovunque sul corpo. Il vero mistero è che il nostro organismo risponde al suono con un altro suono.

Il corpo si comporta come un diapason che messo accanto a un altro diapason si mette a vibrare alla stessa frequenza. Il corpo umano in stato di riposo vibra ad una frequenza intorno agli 8 cicli al secondo, che è anche la frequenza delle onde cerebrali “alpha” prodotte dal cervello in stato di rilassamento in perfetta armonia con la frequenza fondamentale della vibrazione terrestre.

Questo é un tentativo perenne del corpo di aderire per mezzo del suono all’ordine e all’equilibrio dell’ambiente in cui vive. Dall’altro lato, il corpo stesso è uno strumento che emette vibrazioni e suoni propri.

Alcuni come i ritmi del respiro e del battito cardiaco sono udibili e, se disponessimo di un apparato uditivo adatto, potremmo perfino “sentire” la nostra armonia personale.

Il corpo riceve musica, la trasforma interiormente in emozione e risponde con vibrazioni proprie, con una musica propria. La musica è il mezzo per intrattenere i giusti rapporti con la natura, conservare la coesione di un gruppo umano, mantenere l’equilibrio psicofisico di ciascun membro della comunità e l’unione tra il corpo e lo spirito.

Esiste un sottile scambio emotivo e fisico tra ascoltatore, esecutore e il resto del pubblico. Una delle caratteristiche dei concerti e delle esecuzioni dal vivo è che si ascolta sia con la propria energia che con quella collettiva.

L’accumulo di attenzione da parte del pubblico crea un intenso campo energetico che può esercitare una forte influenza sia nella produzione dei suoni che negli effetti sul corpo e sulla mente dei presenti.


Gli effetti della musica

Gli effetti e le influenze della musica sono tanto più evidenti quanto più siamo disposti a fare esperienza, quanto più siamo abbandonati alla musica che stiamo sperimentando tanto più le sue energie agiscono su di noi.

La musica è molto potente ma la sua capacità di agire sul nostro essere e di vitalizzarci diminuisce in relazione ad eventuali tensioni, resistenze, chiusure mentali, pensieri critici, atteggiamenti analitici, impazienza e distrazioni d’ogni tipo.

Se invece offriamo alla musica un corpo e una psiche rilassati, una mente aperta, essa vi penetra e rivitalizza la nostra “energia individuale”.

Fare o ascoltare musica non è un semplice passatempo, bensì un atto di comunione tra le forze dell’Universo che influenzano lo stato fisico, psichico, morale e la coscienza dell’essere umano. Nella terapia sonora e musicale è determinante il livello di coscienza individuale che crea un’onda portante del suono.

È il livello di consapevolezza dell’individuo che produce un certo suono, ciò che verrà trasmesso alla persona ricevente a livello subliminale. Se sono collerico e produco un suono, la mia collera vi s’imprime e viene percepita a livello sottile da chi riceve quel particolare suono modellato dalle emozioni e dai sentimenti.

Quello che va oltre la frequenza sonora è lo scopo, il proposito e la volontà e coinvolge la persona in tutti i suoi aspetti, fisici, mentali, affettivi e spirituali. L’intenzione con cui vengono creati suoni e musica può creare effetti positivi e rinforzanti o negativi e debilitanti.

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