Ricercatori longevità,”l’arte dei suoni efficace come i farmaci”.
I ricercatori della Comunità mondiale della longevità (Cmdl) promuovono a pieni voti la musicoterapia, soprattutto nell’approccio medico riabilitativo.
La nuova frontiera della neuroscienza ispirata all’arte dei suoni è stata oggetto di un convegno a Cagliari organizzato dalla stessa Comunità che studia i centenari insieme all’Istituto europeo di ricerca Ierfop e alla Società italiana di medici fisica riabilitativa (Simfer).
La pratica musicale, specie se iniziata in giovane età, aumenta la cosiddetta ‘riserva cognitiva’, quel tesoretto di capacità e funzionalità cerebrale che in età anziana contrasta lo sviluppo della demenza”.
Un certo tipo di musica appropriata migliora lo stato mentale e fisico, predispone all’empatia e alla socializzazione, elementi che esaltano la qualità della vita, la fortificano, la allungano.

La musicoterapia della collana Pharma Music è un approccio terapeutico che usa i suoni per “arrivare” al paziente e renderlo a sua volta in grado di esprimersi, aprirsi e quindi essere parte attiva della terapia: il potere magico della musica, dunque, è rivolto al servizio dell’integrazione emotiva dei pazienti ed al trattamento di un ampio ventaglio di disabilità promovendo la longevità.